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Colonne Sant'Ambrogio / Via Edmondo de Amicis

"Amphitheatrum naturae", anche Milano avrà il suo Colosseo (verde)

Il progetto della Soprintendenza per recuperare uno dei più antichi anfiteatri di epoca romana: ma sarà fatto con le piante, in un emozionante percorso che creerà un parco di 100mila metri quadrati

Un vero e proprio colosseo. Ma non quello nell'immaginario collettivo, romano, pietre lievigate dai secoli e dal tempo, arena di gladiatori e scontri. Sarà in gran parte verde e un luogo speciale che connette natura e storia. E verrà realizzato a Milano, dove nel II Secolo sorgeva un grande anfiteatro di epoca romana, ormai distrutto. I suoi resti sono ora visibili in zona Porta Ticinese.

L'idea visionaria, spiega Francesca Bonazzoli sul Corriere, è della Soprintendenza. Dell'iniziativa, in verità, se ne parla da diverso tempo, ma pare si sia arrivati davvero al dunque.

Da due anni la Soprintendenza sta lavorando per renderlo fruibile alla città con una forma innovativa e poetica. Se infatti non è più possibile ricostruire l’anfiteatro in pietra, i milanesi lo potranno immaginare attraverso centinaia di piante messe a dimora in modo da ricalcarne perfettamente la struttura architettonica. Simbiosi vegetale. «Si tratta di un progetto di “archeologia green” ispirato al tema della simbiosi fra vegetazione e ruderi presente nella storia fin da XV secolo e molto amato nella letteratura romantica. L’intero parco archeologico diventerà un amphitheatrum naturae e riprende una filosofia che introduce la flora nei siti archeologici come nell’idea di Giacomo Boni dei primi del Novecento nel Foro romano, nelle passeggiate archeologiche o nel tempio romano di Venere e Roma» spiega la sovrintendente Antonella Ranaldi cui si deve l’idea.

I tempi sono stretti. Già il prossimo anno verrà realizzato il progetto. 

Il prologo della realizzazione partirà all’inizio di dicembre con la pulitura dell’area su via Conca del Naviglio, attualmente abbandonata e infestata dalla vegetazione spontanea, e di quella su via dell’Arena, dove fino allo scorso gennaio aveva sede il Vivaio Riva (qui verranno anche abbattuti i prefabbricati in cemento che servivano all’attività commerciale rimasti in piedi). Dall’annessione di queste due aree con il retrostante parco archeologico l’area verde sarà quindi ampliata dai 12.500 mq attuali ai 22.300 da connettere in seguito con il parco delle Basiliche dove a San Lorenzo, sotto il sacello di Sant’Aquilino, si possono vedere i resti in pietra dei blocchi del rivestimento dell’anfiteatro utilizzati per le fondazioni. Alla fine, si verrà quindi a creare un parco urbano verde di circa 100 mila mq che diventerà nello stesso tempo una passeggiata nella Milano romana e paleocristiana.

Il progetto ha ricevuto il sì entusiastico dell'amministrazione comunale e un grosso finanziamento di un privato, oltre al sovvenzionamento di un cartellone pubblicitario in via De Amicis.

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