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Giovedì, 25 Aprile 2024
Navigli Porta Ticinese / Via Emilio Gola

"Bagno di mezzanotte" a Milano: continuano i tuffi (illegali) nelle acque dei Navigli

È successo nei giorni scorsi sul ponte pedonale all'altezza di via Gola

È salito sul ponte e poi si è tuffato. Di testa. È successo nei giorni scorsi sulla passerella pedonale sul Naviglio Pavese a Milano (all'altezza di via Gola), protagonista del fatto un uomo di mezza età che avrebbe compiuto il gesto per festeggiare il suo compleanno. L'impresa è stata documentata attraverso un video che è poi stato pubblicato sull pagina Instagram "Welcome to favelas".

I tuffi nel Naviglio sono diventati quasi una costante dell'estate 2020. A giugno era una vera e propria "challenge" in voga tra i giovanissimi che, in diverse occasioni si erano ripresi e avevano pubblicato sui social le loro imprese.

Balneazione nel Naviglio i divieti

L'acqua dei Navigli è pulita, arriva dal Lago Maggiore e viene utilizzata per irrigare i campi. Tradotto? Non ci sono scarichi o acque fognarie. Si tratta semplicemente di acqua che scorre dentro a un canale artificiale. Stop. O meglio: il vero problema sono proprio le forti correnti. Non solo, nel tratto urbano un'altra criticità è rappresentata dalle alghe della Darsena e dai rifiuti che la movida notturna riversa nel canale e nel "vecchio porto".

Navigli balneabili: l'idea del consigliere e la maxi multa

Nel luglio del 2017 il consigliere comunale Enrico Marcora (Alleanza civica per Milano) aveva lanciato la proposta di regolarizzare la balneazione "per dare un'opportunità ai milanesi accaldati". Il promoter dell'iniziativa, insieme ai colleghi civici Franco d'Alfoso, Marco Fumagalli e al leghista Alessandro Morelli, si era tuffato in Darsena per promuovere l'iniziativa. L'epilogo? Una multa (salata) da 1.032 euro.

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